
sopra il link dell’intervista di Alessandro Corbelli (giornalista, scrittore, reporter, regista) al Procuratore della Repubblica di Catanzaro nella sezione Antimafia Nicola Gratteri
Oggi dopo aver visto il servizio giornalistico di Alessandro Corbelli al Procuratore della Repubblica di Catanzaro sezione antimafia Nicola Gratteri, mi è tornato in mente il giorno in cui l’ho incontrato e ascoltato a Bologna durante il congresso regionale della UIL . Nel quale Lui esponeva i tempi troppo lunghi dei processi a causa di procedure lunghe che facevano perdere tempo, soldi e tanto altro ancora.
Mi è tornato alla mente, anche quei giorni non molto lontani, dove si parlava dei sostenitori di un terrorista – anarchico contrario alle Leggi Costituzionali su cui è fondata la nostra Repubblica. “Alfredo Cospito”
Facciamo un riepilogo: Chi è Cospito?
Militante anarchico insurrezionalista, nel 2014 è stato condannato a 9 anni e 5 mesi di reclusione per la gambizzazione di Roberto Adinolfi, dirigente della Ansaldo Nucleare.[2] Successivamente ha ricevuto un’ulteriore condanna a 20 anni di reclusione per l’attentato del 2006 contro la scuola allievi carabinieri di Fossano. A seguito di una sentenza della Corte di cassazione, che ha riqualificato tale reato come atto terroristico “diretto ad attentare alla sicurezza dello Stato” (art. 285 C. P.), la Corte d’assise d’appello di Torino dovrebbe emettere una condanna all’ergastolo ostativo, ed ha quindi rimesso gli atti alla Corte costituzionale perché stabilisca la compatibilità o meno tra ergastolo ostativo e un attentato senza vittime
Dopo il suo arresto, ha iniziato lo sciopero della fame. Certo di suscitare compassione o essere legato a un velo di speranza che unisce tutti gli arroganti?
Cioè che qualche politico legato alla poltrona lo sponsorizzasse per una punizione più lieve. Come avvenuto tempo addietro per altri casi. Purtroppo per Lui, solo qualcuno ha replicato che non si poteva lasciar morire una persona.
Domanda nasce spontanea:
Ma lui quale pena, quanta compassione ha avuto verso quelle persone a cui ha rivolto le sue cattiverie?
Stemperiamo la situazione: gli ha fatto solo bene. È riuscito a fare una dieta che magari stando libero non portava a compimento
Concludendo: Il 41 Bis è necessario?
Il 41 Bis occorre mantenerlo?
Il 41 BIS è la giusta punizione per chi non ha avuto pietà per gli altri?
La mia risposta è ” SI”
Lasciatemi il Vostro commento nell’apposito riquadro, o scrivetemi.
Vi lascio con un detto:
LA TROTA ALL’ ACQUA SUA RITORNA
A voi giusta interpretazione
Buona giornata a tutti
Cinzia
Cinzia, la tua esposizione è chiara, precisa e per me condivisibile! Grazie.
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