Il mondo che vorrei sarebbe colorato di rosa, bianco, giallo, rosso, blue.
Il mondo che vorrei dovrebbe essere uguale per tutti e non dovrebbero esistere differenze.
Il mondo che vorrei dovrebbe rendere tutti felici.
Invece mi accorgo, come sarà stato certamente anche per Voi, che così non è! Perché? Perché la bellezza stà nella diversità.
La diversità delle cose chi la stabilisce?
Certamente siamo noi perché vogliamo eguagliare, superare e altro ancora.
A volte emerge l’istinto di adattamento e di competizione. Certo che una competizione sana porta ottimi risultati e se si arriva a questo possiamo dire che siamo già a metà strada.
Purtroppo nel mondo lavorativo cosi non è! Siamo giunti in un epoca dove vige la forza di prevaricare sugli altri e non di collaborare.
Il mondo che vorrei, non è una frase che appartiene solo alla sottoscritta. Ciò appartiene a tutti!
Ma la cosa che Vorrei più di tutto oltre al bene per i miei figli è che ci sia un mondo, una Società, soprattutto un lavoro dove vi è rispetto, un adeguato salario con contratti di lavoro che si rinnovano in automatico e non disperazione per colpa di coloro che dovrebbero fare gli interessi dei lavoratori.
Mentre fa’ prima di tutto i propri, parlando davanti a politici di Diritti, chiedendo rispetto per il Comparto specie durante la pandemia e contemporaneamente chiede Fondi a supporto delle proprie aziende.
A questo punto uno ammetterebbe, nel mondo che vorrei:
Ho avuto una mano, dò l’altra!!! Ma così non è.!
Le Associazioni Datoriali durante gli incontri con le OO.SS per un rinnovo del Contratto del Lavoro scaduto cerca appigli per non riconoscere nulla al povero lavoratore, inserendo andamento di mercato, crisi economica, flessibilità… Per poi arrivare al nulla. Perché?
Perché al contrario di quanto si pensa il lavoratore di oggi dietro di sé ha una Cultura, ha delle aspirazioni, ha una presa di coscienza diversa dai nostri avi e non accetta di essere sfruttato per interessi altrui, economici e politici
Questi lavoratori danno ogni giorno la loro esperienza, cultura, passione, tempo (certo retribuito) ma attende un riconoscimento che dovrebbe avere un diverso processo e non può accettare attese infinite e allo stesso tempo farsi sfruttare e morire nella cupidigia di altri. Perché?
Perché è consapevole che l’era dello schiavismo è morto da oltre 600 anni.
Pertanto questo Popolo fatto di gente comune è pronto a continuare, a combattere per fare si che il futuro dei loro figli sia colorato di rosa, bianco, giallo, arancione, rosso e blu…
Queste persone sono i tanti lavoratori , ma più di tutto sono i lavoratori della vigilanza, che attendono da anni un rinnovo che tarda ad arrivare.
Infatti l’ ultimo incontro tra le Associazioni Datoriali e OO.SS si è concluso nuovamente con un Arrivederci…e il tempo passa, l’inflazione cresce e il salario del comune mortale resta arenato in una fossa di cui non si vede prospettiva
É questo il mondo che vorrei? No!!!! E Voi?

Un bel articolo la gente dovrebbe essere più buona e più calma
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Grazie Mirko .. Giusto
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Ciao Cinzia, complimenti per le tue riflessioni, che spiegano in modo reale e concreto, le effettive condizioni di lavoro delle Guardie Giurate e del settore della Vigilanza Privata.
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