1 parte
Tra le nuvole volevo volare,
tra le nuvole volevo sognare,
tra le nuvole volevo amare,
tra le nuvole volevo lavorare
Ma oggi non potrò più volare.
Questi erano i pensieri dei 1322 dipendenti di AIRITALY.

Purtroppo questo pensiero potrebbe dilagare in altre compagnie non per problemi di gestione ma per problemi che derivano da una crisi economica e sociale chiamata “COVID 19”.
Falsamente potremmo essere portati a pensare che la crisi in AIRITALY sia derivata dalla Pandemia, ma non è così.
La crisi economica inizia già prima del 2018, infatti negli anni precedenti sembrava una corsa alla ripresa, mentre ha significato un declino rimandato, tanto che dopo l’ultima vendita/ fusione con un’altra compagnia Araba, il castello crolla del tutto.
Così, 11/02/2020 come un fulmine a ciel sereno mentre tutti sono tranquilli, accade il patatrac.

Giungono a tutti i lavoratori delle mail che hanno il sapore amaro in bocca,che non si stempera anzi diventa sempre più amaro, più solido tanto da interessare tutto il corpo.
Cit. “Si comunica che da questo momento, da questo istante AIRITALY FERMA I MOTORI. “
Cosa vuol dire?
Che AIRITALY cessava di volare!
Cessava di volare non solo per un giorno.
Cessava di volare per sempre, non c’era più un futuro per la Compagnia, per i lavoratori.
Tutti i piloti, tutti gli assistenti di volo, tutto il personale che si trovava all’estero doveva rientrare a casa immediatamente con altre linee.
Non c’era un più un altro volo con Airitaly.
La Compagnia aerea certo non ha abbandonato il personale nei posti dove erano giunti (San Francisco (USA) New York o altri), ha fatto di peggio.
Ha piantato un coltello direttamente nello stomaco, nel cuore con una mail, nella quale comunicava lo stop dei voli a causa della chiusura, della cessazione delle attività.
Il cuore dei tanti lavoratori se prima era destabilizzato dalla notizia a ciel sereno, successivamente non è riuscito a recuperare perché le notizie a seguire non sono state migliori.
I lavoratori non hanno atteso inermi che qualcuno solo per interesse economico, per profitto decidesse del loro futuro, della loro vita, delle loro famiglie.
I lavoratori si sono uniti!
Perché come si dice sempre l’unione fa la forza”

Ma sarà così veramente? Perché di battaglie questi lavoratori ne stanno facendo tante, ma nessuno pare ascoltare.
Già dal lontano (apparentemente)11/02/2020, i rappresentanti dei lavoratori hanno richiesto più volte un incontro con i liquidatori che allo stesso tempo hanno percepito dei grossi compensi alzando i costi per la proprietà e chiudendo ogni possibilità di recupero.
Già da allora, molti avevano avvertito la sensazione di fuggire, altri hanno voluto credere, aver fiducia, speranza. Altri hanno sperato che il problema si risolvesse non per vigliaccheria, ma perché per molti una ricollocazione lavorativa è molto difficile, sia per l’età e sia perché la crisi economico- sociale non ci permette di andare avanti. Purtroppo queste speranze sono svanite.
OPS…. Le lettere di licenziamento, sono cosa superata…

Siamo nel XXI secolo e le lettere non si usano più!
La parola LETTERA dà la sensazione, il sapore di cuore e se si vuole licenziare qualcuno lo si deve fare con cattiveria, senza ritegno. Occorre essere un tagliatore di teste…
AIRITALY nasce nel 1963 con il nome di ALISARDA, con sede legale, base e polo manutentivo ad Olbia e non meno importante come base operativa a Milano Malpensa.
Ciò ha permesso in maniera determinante alla Compagnia di raggiungere livelli di eccellenza collocandola ai primi posti al mondo e rendendola una delle Alte compagnie aeree più sicure.
ALISARDA (AIRITALY) dopo alcuni decenni inizia la sua mutazione diventando Meridiana (1991).
Nel 2007 Meridiana rilevò la quota di controllo della compagnia aerea Eurofly con la finalità di entrare nel mercato delle lunghe tratte e competere con le grandi compagnie Low cost.
Questa integrazione inizio a febbraio 2007 e finì nel 2009. Così nacque Meridiana Fly.
I cambiamenti non erano cessati.
Meridiana, diventata quindi Meridiana Fly, successivamente ha acquisito e incorporato la compagnia aerea Air ITALY assumendone anche il nome ed espandendo la base di Malpensa.
Nel 2018 l’acquisizione di AIR ITALY da parte di QATAR AIRWAYS, ne segnò la fine.
Perché la strategia di sviluppo e miglioramento aveva direttive distorte.
Direttive che oggi hanno condotto la seconda compagnia aerea italiana a chiudere.
Nel nostro piccolo, abbiamo l’idea che il popolo ARABO sia un Paese di grandi affaristi, ma ne siamo certi?
Una cosa è certa!
Se per ognuno di Noi la parola AFFARE può assumere un significato variegato, (Diritti Costituzionali, civili) per gli UOMINI della Compagnia Araba ha un valore unico PROFITTO
Ciò li conduce a commettere degli errori non fermandoli a pensare, a valutare che per ogni problema possa esserci una soluzione.
Quindi si riduce tutto a un’equazione.
Air ITALY è seconda compagnia aerea italiana, ma la prima chi è?
La prima era Alitalia oggi divenuta ITA
I lavoratori di Air Italy sono arrabbiati non solo per ciò che è accaduto in casa loro, ma anche perché il governo Italiano non li ha tutelati come ha fatto con la collega/concorrente.
Li ha abbandonati al loro destino.
Da dati certi che tutti conoscono, Alitalia è stata la prima ad avere problemi economici, non una volta, ma due/tre volte.
Il governo italiano ha così dimostrato ancora una volta di adottare due pesi e due misure. Non Siamo italiani allo stesso modo? Nella stessa misura?
Oggi, il governo si sta attivando o per meglio dire ha aperto I canali di comunicazione.
Ma oramai il destino dei tanti lavoratori è stato segnato da lettere di licenziamento, dopo la scadenza degli ammortizzatori sociali
Il Destino dei tanti lavoratori delle compagnie aeree è pericolante.
Purtroppo il periodo in cui ci troviamo non facilità la situazione, dopo mesi di blocco dovuto al lock down, oggi anche se siamo ripartiti vi sono Compagnie che viaggiano con aerei vuoti.
Ita (ex Alitalia), 873 voli senza passeggeri nonostante pochi giorni fa abbia vantato una crescita, una rinascita, ha dovuto ammettere di mantenere voli attivi, solo per non perdere il posto.
In tutto questo La Comunità europea cosa fa per sostenere e tutelare?

continua…..